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Osservatorio sulle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU)

Sentenze

Sono inseriti in questa sezione elenchi delle sentenze emanate nei confronti dell'Italia, disposte in ordine cronologico ed inserite periodicamente in seguito alla loro emanazione. Il contenuto delle sentenze è illustrato con una breve massima e vi è un link sia alla sintesi predisposta dall'Avvocatura, sia al testo ufficiale della sentenza contenuto nel sito della Corte, nella lingua in cui è redatto

  • Sentenza del: 03/09/2020

    N° ricorso: 59753/09

    Grieco - in materia di diritto a un processo equo. Constata la violazione da parte dello Stato italiano del diritto dei ricorrenti ad un processo equo, protetto dall'art. 6, par. 1 CEDU, essendo esso intervenuto con una legge di interpretazione autentica introducendo una norma ad hoc al fine di assicurarsi un esito favorevole nel giudizio in cui era convenuto.

  • Sentenza del: 03/09/2020

    N° ricorso: 34297/09

    Facchinetti - in materia di diritto a un processo equo. Constata la violazione da parte dello Stato italiano del diritto dei ricorrenti ad un processo equo, protetto dall'art. 6, par. 1 CEDU, essendo esso intervenuto con una legge di interpretazione autentica introducendo una norma ad hoc al fine di assicurarsi un esito favorevole nel giudizio in cui era convenuto.

  • Sentenza del: 09/07/2020

    N° ricorso: 6561/10

    Avellone - in materia di diritto a un processo equo. Viola l'art. 6 della CEDU la legge interpretativa retroattiva che chiarisca che il beneficio della maggiorazione automatica delle pensioni di guerra di cui alla legge n. 140 del 1985 operi solo a partire dalla maturazione del diritto a pensione e non sin dal momento della sua entrata in vigore. La legge interpretativa retroattiva, infatti, viola la parità delle armi e vanifica l'efficacia dell'attività giurisdizionale, in violazione del principio del giusto processo.

  • Sentenza del: 04/06/2020

    N° ricorso: 50988/13

    Citraro e Molino - in materia di diritto alla vita. Viola l'art. 2 della Convenzione EDU - sotto il profilo materiale - il comportamento delle autorità carcerarie italiane che non hanno profuso tutte gli sforzi che era ragionevole attendersi per impedire il suicidio di un detenuto che aveva mostrato segni di debolezza psichica.

    Non viola l'art. 2 della Convenzione EDU - sotto il profilo procedurale - la conclusione di un processo penale, scaturito dal suicidio di un detenuto, se l'esito assolutorio giunge al termine di un procedimento approfondito, in cui lo Stato convenuto dimostri di aver adoperato strumenti ragionevoli per pervenire all'accertamento delle responsabilità.

  • Sentenza del: 04/06/2020

    N° ricorso: 24813/03

    Morelli - in materia di ragionevole durata del processo. Viola l'art. 6 della Convenzione EDU - sotto il profilo della ragionevole durata - la procedura giudiziaria relativa all'occupazione di un terreno che duri (più di) 11 anni sul singolo un grado di merito. Non viola l'art. 1 Prot. n. 1 CEDU la sentenza dell'autorità giudiziaria italiana, la quale constati che, in seguito all'occupazione di un terreno per la costruzione di una ferrovia l'indennizzo concesso alla locataria risulti congruo.

  • Sentenza del: 26/03/2020

    N° ricorso: 55431/09

    Barletta e Farnetano - in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare. Viola l'art. 8 CEDU (e non gli artt. 2 e 6) la condotta delle autorità giudiziarie italiane che nel complesso non hanno consentito che fosse tempestivamente chiarita la causa della patologia tetraplegica da cui è risultato affetto un bambino, nato con parto cesareo e ricoverato in ospedale per alcune settimane e poi ospitato in una struttura di neuropsichiatria infantile.

  • Sentenza del: 26/03/2020

    N° ricorso: 28841/03

    De Cicco- in materia di ragionevole durata del processo. Constata la violazione dell'art. 6 della CEDU, relativo al diritto ad un processo equo sotto il profilo della ragionevole durata

  • Sentenza del: 26/03/2020

    N° ricorso: 24888/03

    Matteo - in materia di diritto a un processo equo. Viola l'art. 6 della CEDU - sotto il profilo della ragionevole durata del processo - il protrarsi di una controversia civile per circa 16 anni. Sebbene la controversia inerisca a una procedura espropriativa poi giudicata non illegittima dalla corte d'appello di Napoli (la cui pronunzia la ricorrente non ha impugnato per cassazione), la sua durata è comunque eccessiva, a nulla rilevando che la ricorrente non possa più dirsi vittima della pretesa illiceità dell'occupazione del suo terreno.

  • Sentenza del: 19/03/2020

    N° ricorso: 41603/13

    Fabris e Parziale - in materia di diritto alla vita. Non viola l'art. 2 della Convenzione EDU (in materia di diritto alla vita) la conclusione di un'inchiesta penale, scaturita dalla morte di un detenuto tossicodipendente, se l'archiviazione giunge in esito a verifiche approfondite, le quali abbiano mostrato che - sebbene si trattasse di soggetto vulnerabile - nessun addebito potesse essere mosso ai responsabili dello stabilimento penitenziario.

  • Sentenza del: 06/02/2020

    N° ricorso: 44221/14

    Felloni - in materia di diritto a un processo equo. Viola l'art. 6 della Convenzione EDU la disciplina del procedimento dinanzi alla Corte di cassazione, in quanto non garantisce un esame effettivo delle principali argomentazioni del ricorrente né una risposta che permetta di comprendere le ragioni per cui sono state respinte.

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