Sono inseriti in questa sezione elenchi delle sentenze emanate nei confronti dell'Italia, disposte in ordine cronologico ed inserite periodicamente in seguito alla loro emanazione. Il contenuto delle sentenze è illustrato con una breve massima e vi è un link sia alla sintesi predisposta dall'Avvocatura, sia al testo ufficiale della sentenza contenuto nel sito della Corte, nella lingua in cui è redatto
-
Sentenza del: 17/06/2021
N° ricorso: 67024/13
Morzenti - in materia di diritto a un processo equo. In sede di appello, il mancato rinnovo dell'esame di un testimone a carico, che porta alla riforma della sentenza di assoluzione in primo grado, viola il principio del giusto processo, ai sensi dell'art. 6, comma 1, CEDU.
-
Sentenza del: 17/06/2021
N° ricorso: 55093/13
Miniscalco - in materia di diritto a libere elezioni. Non integra la violazione dell'art. 3 Prot. n. 1 CEDU, relativo al diritto a libere elezioni, la previsione contenuta nell'art. 7 del D.lgs.235/2012 relativo ai casi di incandidabilità alle elezioni regionali, in quanto la misura dell'interdizione dalla candidatura non può essere considerata sproporzionata rispetto al fine legittimo di assicurare il buon funzionamento della pubblica amministrazione e la libertà decisionale degli organi elettivi.
-
Sentenza del: 17/06/2021
N° ricorso: 53729/15
Di Febo - in materia di diritto a un processo equo. Il mancato rinnovo dell'esame dell'unica testimone a carico, che porta alla riforma della sentenza di assoluzione in primo grado, viola il principio del giusto processo, ai sensi dell'art. 6, comma 1, CEDU.
-
Sentenza del: 27/05/2021
N° ricorso: 5671/16
J.L. - in materia di diritto alla vita privata e familiare. Viola l'art. 8 CEDU - sotto il profilo della mancata prestazione di misure positive e adeguate a proteggere la vittima - l'insieme dei contenuti dei provvedimenti adottati nel processo penale per violenza sessuale di gruppo, in cui la vittima sia stata sottoposta a valutazioni sulla propria vita privata e sui momenti dell'episodio oggetto del processo. In particolare la Corte EDU ravvisa la violazione del diritto alla vita privata nelle considerazioni irrispettose della dignità della vittima, presen ti nelle motivazioni della sentenza d'appello che ha assolto gli imputati.
-
Sentenza del: 27/05/2021
N° ricorso: 54978/17
Jessica Marchi - in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare. Non viola l'art. 8 CEDU la decisione di revocare l'affidamento di un minore in quanto adottata nell'interesse superiore di quest'ultimo e nel rispetto di tutte le garanzie procedurali prescritte.
-
Sentenza del: 20/05/2021
N° ricorso: 5312/11
BEG spa - in materia di diritto a un processo equo. In materia di arbitrato, viola il diritto del ricorrente a un giudice imparziale (art. 6 CEDU) la mancata dichiarazione di un conflitto di interesse di uno degli arbitri. Il diritto a un giudice imparziale è rinunciabile nel caso di clausola compromissoria, ma solo a condizione che tale rinuncia sia gratuita, lecita e inequivocabile. L'esistenza dell'imparzialità deve essere determinata secondo un criterio soggettivo e uno oggettivo.
-
Sentenza del: 11/05/2021
N° ricorso: 44166/15
Penati - in materia di diritto alla vita. Non viola l'art. 2 della CEDU - sotto il profilo procedurale - la conclusione di un processo penale sulle responsabilità dei servizi sociali nella morte di un bambino, ucciso dal padre durante un incontro in ambiente protetto, in quanto l'assoluzione dei tre imputati non consente, di per sé, di ritenere che il procedimento penale non soddisfacesse i requisiti di cui all'articolo 2 della Convenzione.
-
Sentenza del: 22/04/2021
N° ricorso: 41382/19
R.B. e M. - in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare. Viola l'art. 8 CEDU il comportamento delle autorità nazionali che non si sono adoperate in maniera adeguata e sufficiente per rispettare il diritto di visita del padre al figlio.
-
Sentenza del: 01/04/2021
N° ricorso: 70896/17
A.I. - in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare. Viola l'art. 8 CEDU la decisione di vietare alla ricorrente il diritto di visita delle figlie minori e di collocarle presso famiglie diverse, qualora il relativo procedimento non abbia offerto garanzie proporzionate alla gravità dell'ingerenza e al rilievo degli interessi in gioco. In particolare, la Corte ha ritenuto che le autorità nazionali, senza tener conto che la ricorrente era una vittima del reato di tratta delle persone e che ella aveva con le figlie un profondo legame - tale per cui l'interruzione definitiva dei contatti poteva causare danni molto significativi - non hanno fatto i necessari sforzi per preservare i rapporti tra le figlie e la madre.
-
Sentenza del: 25/03/2021
N° ricorso: 15931/15, 16459/15
Di Martino e Molinari - in materia di diritto a un processo equo. Non integra la violazione dell'articolo 6 § 1 della Convenzione la mancata audizione dei testimoni dell'accusa nell'ipotesi di riforma della sentenza assolutoria resa all'esito di un giudizio abbreviato.