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Osservatorio sulle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU)

Sentenze

Sono inseriti in questa sezione elenchi delle sentenze emanate nei confronti dell'Italia, disposte in ordine cronologico ed inserite periodicamente in seguito alla loro emanazione. Il contenuto delle sentenze è illustrato con una breve massima e vi è un link sia alla sintesi predisposta dall'Avvocatura, sia al testo ufficiale della sentenza contenuto nel sito della Corte, nella lingua in cui è redatto

  • Sentenza del: 14/01/2021

    N° ricorso: 21052/18

    Terna - in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare. Viola l'art. 8 CEDU il comportamento delle autorità nazionali che non si siano impegnate in maniera adeguata e sufficiente per mantenere il legame familiare tra la ricorrente e la nipote e per rispettarne il diritto di visita.

  • Sentenza del: 10/12/2020

    N° ricorso: 70945/13

    Edizioni del Roma - in materia di diritto a un processo equo. Non viola, nel caso concreto, l'art. 6 della CEDU il procedimento sanzionatorio per l'omessa comunicazione del controllo societario, prevista per i titolari che chiedano finanziamenti pubblici all'editoria (legge n. 416 del 1981), poichè esso - pur essendosi svolto essenzialmente per iscritto ed essendo solo in parte stata offerta ai soggetti interessati la possibilità di interloquire sugli elementi di prova con l'AGCom (l'autorità preposta al settore) - ha trovato in sede giurisdizionale un sindacato pieno.

  • Sentenza del: 10/12/2020

    N° ricorso: 36936/18

    A.V. - in materia di diritto alla vita privata e familiare. Viola l'art. 8 della CEDU il complessivo comportamento delle autorità italiane che - nonostante provvedimenti giudiziali favorevoli al padre di un minore - finiscano per renderli inefficaci in via di fatto, impedendo il concreto esercizio del diritto di visita.

  • Sentenza del: 10/09/2020

    N° ricorso: 59751/15

    Tondo - in materia di diritto a un processo equo. La mancata escussione del testimpone a carico - già giudicato non attendibile nel giudizio di primo grado - o di altri testimoni, prima di annullare il verdetto di assoluzione, viola l'art. 6 par. 1 CEDU in quanto pregiudica il diritto di difesa dell'imputato.

  • Sentenza del: 10/09/2020

    N° ricorso: 59751/15

    G.L. - in materia di divieto di discriminazioni. Viola l'art. 2, del Prot. 1, in combinato disposto con l'art. 14 della CEDU, la condotta complessiva delle autorità italiane - il comune negando l'assegnazione di un insegnante di sostegno e i giudici amministrativi rigettando i ricorsi proposti - che non hanno consentito a una bambina autistica non verbale di frequentare la scuola primaria con l'assistenza di un insegnante di sostegno retribuita dal sistema pubblico.

  • Sentenza del: 03/09/2020

    N° ricorso: 59753/09

    Grieco - in materia di diritto a un processo equo. Constata la violazione da parte dello Stato italiano del diritto dei ricorrenti ad un processo equo, protetto dall'art. 6, par. 1 CEDU, essendo esso intervenuto con una legge di interpretazione autentica introducendo una norma ad hoc al fine di assicurarsi un esito favorevole nel giudizio in cui era convenuto.

  • Sentenza del: 03/09/2020

    N° ricorso: 34297/09

    Facchinetti - in materia di diritto a un processo equo. Constata la violazione da parte dello Stato italiano del diritto dei ricorrenti ad un processo equo, protetto dall'art. 6, par. 1 CEDU, essendo esso intervenuto con una legge di interpretazione autentica introducendo una norma ad hoc al fine di assicurarsi un esito favorevole nel giudizio in cui era convenuto.

  • Sentenza del: 09/07/2020

    N° ricorso: 6561/10

    Avellone - in materia di diritto a un processo equo. Viola l'art. 6 della CEDU la legge interpretativa retroattiva che chiarisca che il beneficio della maggiorazione automatica delle pensioni di guerra di cui alla legge n. 140 del 1985 operi solo a partire dalla maturazione del diritto a pensione e non sin dal momento della sua entrata in vigore. La legge interpretativa retroattiva, infatti, viola la parità delle armi e vanifica l'efficacia dell'attività giurisdizionale, in violazione del principio del giusto processo.

  • Sentenza del: 04/06/2020

    N° ricorso: 50988/13

    Citraro e Molino - in materia di diritto alla vita. Viola l'art. 2 della Convenzione EDU - sotto il profilo materiale - il comportamento delle autorità carcerarie italiane che non hanno profuso tutte gli sforzi che era ragionevole attendersi per impedire il suicidio di un detenuto che aveva mostrato segni di debolezza psichica.

    Non viola l'art. 2 della Convenzione EDU - sotto il profilo procedurale - la conclusione di un processo penale, scaturito dal suicidio di un detenuto, se l'esito assolutorio giunge al termine di un procedimento approfondito, in cui lo Stato convenuto dimostri di aver adoperato strumenti ragionevoli per pervenire all'accertamento delle responsabilità.

  • Sentenza del: 04/06/2020

    N° ricorso: 24813/03

    Morelli - in materia di ragionevole durata del processo. Viola l'art. 6 della Convenzione EDU - sotto il profilo della ragionevole durata - la procedura giudiziaria relativa all'occupazione di un terreno che duri (più di) 11 anni sul singolo un grado di merito. Non viola l'art. 1 Prot. n. 1 CEDU la sentenza dell'autorità giudiziaria italiana, la quale constati che, in seguito all'occupazione di un terreno per la costruzione di una ferrovia l'indennizzo concesso alla locataria risulti congruo.

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