Sono inseriti in questa sezione elenchi delle sentenze emanate nei confronti dell'Italia, disposte in ordine cronologico ed inserite periodicamente in seguito alla loro emanazione. Il contenuto delle sentenze è illustrato con una breve massima e vi è un link sia alla sintesi predisposta dall'Avvocatura, sia al testo ufficiale della sentenza contenuto nel sito della Corte, nella lingua in cui è redatto
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Sentenza del: 10/01/2019
N° ricorso: 21925/15
Ajmone Marsan e altri - in materia di diritto a un ricorso effettivo e ragionevole durata del processo. 53 cittadini italiani avevano proposto ricorso al TAR Lazio nel 1986, per ottenere l'annullamento di una delibera regionale, ritenuta lesiva dei loro diritti professionali. Il TAR Lazio rigetto i ricorsi con sentenza del 1° febbraio 2011. Allora essi domandarono alla corte d'appello il ristoro per l'eccessiva durata del processo amministrativo, ai sensi della legge c.d. Pinto. La corte d'appello competente dichiarò inammissibile il ricorso, avendo constatato che, dinanzi al giudice amministrativo, i ricorrenti non avevano presentato istanza di prelievo, nuova condizione di ammissibilità dei ricorsi «Pinto», introdotta con il decreto-legge n. 112 del 2008. I ricorrenti hanno quindi adito la Corte EDU lamentando l'eccessiva durata del processo ai sensi dell'art. 6, comma 1, CEDU.
La Corte accoglie il ricorso, respingendo le difese della Rappresentanza italiana, la quale aveva sottolineato che l'istanza di prelievo è un istituto consolidato in un processo di parti qual è quello amministrativo, connotato dall'impulso degli interessati. La Corte osserva che in ogni caso un processo che dura 25 anni viola l'art. 6, comma 1, della Convenzione.
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Sentenza del: 13/12/2018
N° ricorso: 67944/13
Casa di Cura Valle Fiorita s.r.l. - in materia di diritto a un processo equo e di protezione della proprietà. Constata la violazione dell'articolo 6 § 1 CEDU e dell'articolo 1 del Protocollo n. 1 alla Convenzione, in relazione alla mancata esecuzione dell'ordine giudiziale di sgombero di un immobile abusivamente occupato.
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Sentenza del: 25/10/2018
N° ricorso: 55080/13
Provenzano - in materia di divieto di tortura e di trattamenti inumani o degradanti, sotto il profilo sostanziale. Constata la violazione dell'art. 3 CEDU, in riferimento alla proroga dell'applicazione del regime carcerario di cui all'art. 41-bis ord. pen. per il periodo successivo al 23 marzo 2016, stante l'assenza nella motivazione del provvedimento di prove sufficienti a dimostrare che sia stata effettuata una reale rivalutazione relativa ai rilevanti cambiamenti della situazione del ricorrente, in particolare al suo cruciale declino cognitivo.
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Sentenza del: 11/10/2018
N° ricorso: 55216/08
S.V. - in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare. Constata la violazione dell'art. 8 CEDU, sotto il profilo sostanziale, per avere lo Stato italiano violato il suo obbligo positivo di garantire il diritto della ricorrente al rispetto della sua vita privata, negandole la rettifica dell'attribuzione di sesso durante il processo di transizione sessuale e prima del completamento dell'intervento chirurgico di conversione sessuale.
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Sentenza del: 04/10/2018
N° ricorso: 39186/11 e altri 9
Therapic Center s.r.l. e altri - in materia di diritto a un processo equo. Constata la violazione dell'art. 6, paragrafo 1 CEDU, sotto il profilo del diritto ad un tribunale, in riferimento alla mancata esecuzione - entro un tempo ragionevole - di decreti ingiuntivi emessi in favore delle società ricorrenti.
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Sentenza del: 27/09/2018
N° ricorso: 57278/11
Brazzi - in materia di diritto al rispetto della vita privata. In un caso relativo ad una perquisizione domiciliare disposta dal pubblico ministero in sede di indagini preliminari, constata la violazione dell'art. 8 § 2 CEDU, in quanto la mancata previsione di un controllo giurisdizionale preventivo o successivo alla misura adottata costituisce un'ingerenza nel diritto al rispetto del domicilio del ricorrente incompatibile con la Convenzione.
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Sentenza del: 06/09/2018
N° ricorso: 29932/07
Mottola e altri - in materia di diritto a un processo equo, sotto il profilo del diritto di accesso a un tribunale. Liquida ai sensi dell'art. 41 CEDU il danno patrimoniale per la violazione degli articoli 6, par. 1 CEDU e 1 Prot. n. 1 CEDU, già constatata con la sentenza del 4.2.2014
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Sentenza del: 06/09/2018
N° ricorso: 29907/07
Staibano e altri - in materia di diritto a un processo equo, sotto il profilo del diritto di accesso ad un tribunale. Liquida ai sensi dell'art. 41 CEDU il danno patrimoniale per la violazione degli articoli 6, par. 1 CEDU e 1 Prot. n. 1 CEDU, già constatata con sentenza del 24.6.2014.
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Sentenza del: 12/07/2018
N° ricorso: 6360/13
D'Acunto e Pignataro - in materia di diritto al rispetto della vita privata e familiare. Constata la violazione dell'articolo 8 della CEDU in relazione a un provvedimento di allontanamento di minori dal domicilio familiare e di sospensione della potestà genitoriale, disposto dal tribunale dei minorenni senza soddisfare le esigenze procedurali di aggiornamento delle perizie e di celerità delle decisioni che discendono dalla Convenzione.
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Sentenza del: 05/07/2018
N° ricorso: 30015/09, 34644/09, 10723/10
Castello del Poggio s.s. e altri - in materia di diritto a un processo equo, sotto il profilo dell'ingerenza del legislatore nell'amministrazione della giustizia. Constata la violazione dell'art. 6, paragrafo 1, della CEDU, in relazione a un intervento legislativo di interpretazione autentica con effetto retroattivo in materia di sgravi dei contributi previdenziali in favore delle aziende agricole, che ha avuto un impatto decisivo sull'esito di un giudizio pendente senza che vi fossero motivi imperativi di interesse pubblico per la sua applicazione retroattiva.