Sono inseriti in questa sezione elenchi delle sentenze emanate nei confronti dell'Italia, disposte in ordine cronologico ed inserite periodicamente in seguito alla loro emanazione. Il contenuto delle sentenze è illustrato con una breve massima e vi è un link sia alla sintesi predisposta dall'Avvocatura, sia al testo ufficiale della sentenza contenuto nel sito della Corte, nella lingua in cui è redatto
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Sentenza del: 10/10/2024
N° ricorso: 41939/19
Katte Klitsche de la Grange - in materia di diritto a un processo equo. Viola l’art. 6, comma 1, CEDU, sotto il profilo del diritto di adire un tribunale, la mancata esecuzione - entro un tempo ragionevole – la mancata esecuzione di sentenze di varie autorità giurisdizionali interne, emanate in favore dei ricorrenti. Viola l’art. 1, Protocollo 1 la mancata esecuzione di sentenze di varie autorità giurisdizionali interne, emanate in favore dei ricorrenti che avevano riconosciuto loro poste patrimoniali attive.
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Sentenza del: 26/09/2024
N° ricorso: 59233/17
Gangemi - in materia di libertà di circolazione. Viola l’art. 2 Prot. 4 l’irrogazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale (di cui agli artt. 6 e 8 del decreto legislativo n. 159 del 2011) laddove contenga la prescrizione di vivere onestamente e di rispettare le leggi.
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Sentenza del: 12/09/2024
N° ricorso: 60894/13
Orlandi - in materia di diritto a un processo equo. Non viola l’art. 6 CEDU la dichiarazione d’inammissibilità di due motivi di ricorso per cassazione che deducano profili di violazione di legge non sufficientemente specifici e concreti (ai sensi dell’art. 366-bis del codice di procedura civile italiano, vigente al momento del processo) Viola l’art. 6 CEDU la dichiarazione d’inammissibilità di un motivo di ricorso per cassazione a cagione della mancanza di un paragrafo di sintesi che ne spieghi il contenuto.
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Sentenza del: 05/09/2024
N° ricorso: 50827/11
Giuffrè e altri - in materia di diritto a un processo equo. Viola l’art. 6, comma 1, CEDU, sotto il profilo del diritto di adire un tribunale, la mancata esecuzione - entro un tempo ragionevole – la mancata esecuzione di sentenze di varie autorità giurisdizionali interne, emanate in favore dei ricorrenti.
Viola l’art. 1, Protocollo 1 la mancata esecuzione di sentenze di varie autorità giurisdizionali interne, emanate in favore dei ricorrenti che avevano riconosciuto loro poste patrimoniali attive. -
Sentenza del: 04/07/2024
N° ricorso: 29926/20
A.Z. - in materia di divieto di trattamenti inumani e degradanti. Viola l’art. 3 della Convenzione la prolungata detenzione in carcere di un soggetto affetto da patologie psichiatriche (tra le quali depressione e disturbi della personalità) laddove vi siano plurimi tentativi di suicidio e – avendo il giudice di sorveglianza ordinato un periodo di osservazione psichiatrica – la perizia abbia accertato l’incompatibilità del regime carcerario e la necessità che il detenuto aveva bisogno di essere riavvicinato alla famiglia e sottoposto a terapie, senza che tali terapie abbiano luogo.
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Sentenza del: 20/06/2024
N° ricorso: 38129/15
Temporale - in materia di divieto di trattamenti inumani e degradanti. Non viola l’art. 3 della Convenzione la detenzione in carcere di un soggetto affetto da patologie fisiche (tra cui la fibrillazione arteriosa e la malnutrizione) e psichiatriche (tra le quali psicosi e stati d’ansia) laddove nel complesso le autorità carcerarie abbiano sottoposto il detenuto a terapie adeguate.
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Sentenza del: 20/06/2024
N° ricorso: 312/17
Oriani - in materia di diritto a un processo equo e protezone della proprietà. Viola l’art. 6 CEDU, sotto il profilo del giusto processo e della parità delle armi, un intervento legislativo (attuato con decreto-legge) che, modificando la disciplina giuridica dei requisiti per essere nominati commissari straordinari alla gestione di un ente locale, incida sulla revoca di un commissario, impugnata innanzi al TAR. Viola l’art. 1 Prot. 1, sotto il profilo dell’illegittima privazione del compenso, un intervento legislativo (attuato con decreto-legge) che, modificando la disciplina giuridica dei requisiti per essere nominati commissari straordinari alla gestione di un ente locale, incida sulla revoca di un commissario e lo privi delle somme che gli sarebbero state dovute nel prosieguo dell’incarico.
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Sentenza del: 13/06/2024
N° ricorso: 30782/18
Cracò - in materia di diritto alla vita privata e familiare - Viola l’art. 8 CEDU, sotto il profilo della riservatezza personale, la pubblicazione sul sito istituzionale della Corte dei conti (sezione giurisdizionale per la Sicilia) di una pronuncia, nel cui testo siano riportati i dati sanitari riferiti a persona nominata, e la Corte stessa, pur dopo la pronuncia del giudice civile sul risarcimento dei danni, ometta di oscurare i dati.
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Sentenza del: 06/06/2024
N° ricorso: 8366/23
Pasquariello - in materia di diritto a un processo equo. Viola l’art. 6, comma 1, CEDU, sotto il profilo del diritto di adire un tribunale, la mancata esecuzione - entro un tempo ragionevole – la mancata esecuzione di sentenze di varie autorità giurisdizionali interne, emanate in favore dei ricorrenti.
Viola l’art. 1, Protocollo 1 la mancata esecuzione di sentenze di varie autorità giurisdizionali interne, emanate in favore dei ricorrenti che avevano riconosciuto loro poste patrimoniali attive. -
Sentenza del: 06/06/2024
N° ricorso: 19358/17
Cramesteter - in materia di diritto alla libertà e alla sicurezza. Viola il divieto di detenzione senza base legale (art. 5, comma 1, CEDU) il trattenimento di soggetto non imputabile, dichiarato socialmente pericoloso e destinatario di misura di sicurezza, prima in un ospedale psichiatrico giudiziario (OPG) e poi una residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza (REMS), laddove ecceda i limiti temporali previsti da una legge, ancorché questa entri in vigore dopo la pronunzia che ha disposto la misura di sicurezza. Viola il diritto alla riparazione per l’ingiusta detenzione (art. 5, comma 5, CEDU), la mancata riparazione per il caso di detenzione illegittima, dovuta al trattenimento di soggetto non imputabile, prima in un ospedale psichiatrico giudiziario (OPG) e poi una residenza per l’esecuzione di misure di sicurezza (REMS).