Sono inseriti in questa sezione elenchi delle sentenze emanate nei confronti dell'Italia, disposte in ordine cronologico ed inserite periodicamente in seguito alla loro emanazione. Il contenuto delle sentenze è illustrato con una breve massima e vi è un link sia alla sintesi predisposta dall'Avvocatura, sia al testo ufficiale della sentenza contenuto nel sito della Corte, nella lingua in cui è redatto
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Sentenza del: 10/03/2009
N° ricorso: 40261/05
Moroni - in materia di fallimento. Constata la violazione degli artt. 8 e 13 CEDU, relativi rispettivamente al diritto al rispetto della vita privata e familiare e al diritto ad un ricorso effettivo, con riferimento a procedura fallimentare anteriore all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 5 del 2006.
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Sentenza del: 10/03/2009
N° ricorso: 38264/05
Puzella e Cosentino - in materia di fallimento. Constata la violazione degli artt. 8 e 13 CEDU, relativi rispettivamente al diritto al rispetto della vita privata e familiare e al diritto ad un ricorso effettivo, con riferimento a procedura fallimentare anteriore all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 5 del 2006.
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Sentenza del: 10/03/2009
N° ricorso: 33226/05
D'Apolito - in materia di fallimento. Constata la violazione degli artt. 8 e 13 CEDU, relativi rispettivamente al diritto al rispetto della vita privata e familiare e al diritto ad un ricorso effettivo, con riferimento a procedura fallimentare anteriore all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 5 del 2006.
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Sentenza del: 10/03/2009
N° ricorso: 26735/05
Cifra - in materia di fallimento. Constata la violazione degli artt. 8 e 13 CEDU, relativi rispettivamente al diritto al rispetto della vita privata e familiare e al diritto ad un ricorso effettivo, con riferimento a procedura fallimentare anteriore all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 5 del 2006.
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Sentenza del: 10/03/2009
N° ricorso: 11000/05
Maria Assunta Massimo - in materia di fallimento. Constata la violazione degli artt. 8 e 13 CEDU, relativi rispettivamente al diritto al rispetto della vita privata e familiare e al diritto ad un ricorso effettivo, con riferimento a procedura fallimentare anteriore all'entrata in vigore del decreto legislativo n. 5 del 2006.
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Sentenza del: 24/02/2009
N° ricorso: 9119/03
Errico - in materia affidamento di minori. Su un caso di procedimento penale relativo ad abusi sessuali su minori, constata che la durata eccessiva delle indagini preliminari costituisce violazione dell'articolo 8 CEDU, relativo al rispetto della vita privata e familiare, quando comporti un prolungamento irragionevole della sospensione della potestà genitoriale e la separazione dell'indagato con la propria famiglia, quand'anche le vittime del reato ipotizzato siano proprio componenti del nucleo familiare.
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Sentenza del: 24/02/2009
N° ricorso: 46967/07
C.G.I.L. e Cofferati -in materia di immunità parlamentare. Constata la violazione dell'art. 6 CEDU, relativo al diritto ad un equo processo, poiché l'impossibilità di adire la giurisdizione ordinaria in conseguenza della deliberazione di insindacabilità parlamentare, seguita da una sentenza non di merito della Corte costituzionale, costituisce un ostacolo sproporzionato rispetto agli scopi perseguiti dagli istituti immunitari.
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Sentenza del: 24/02/2009
N° ricorso: 246/07
Ben Khemais - in materia di espulsione di stranieri. La messa in esecuzione di un ordine di espulsione di uno straniero verso il paese di appartenenza costituisce violazione dell'art. 3 CEDU, relativo al divieto di tortura, quando vi sono circostanze serie e comprovate che depongono per un rischio reale che lo straniero subisca in quel paese trattamenti contrari all'art. 3 della Convenzione; è violato anche l'art. 34 CEDU, relativo al diritto al ricorso individuale, se il Governo italiano non sospende in via cautelare l'espulsione richiesta dalla Corte in virtù dell'art. 39 del Regolamento della stessa.
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Sentenza del: 27/01/2009
N° ricorso: 680/03
Luigi Serino n. 2 - in materia di ragionevole durata del processo. Constata la violazione dell'art. 6 CEDU, relativo al diritto ad un equo processo sotto il profilo della ragionevole durata.
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Sentenza del: 20/01/2009
N° ricorso: 75909/01
Sud Fondi s.r.l. e altri - in materia di abusivismo edilizio. Viola l'art. 7 CEDU, relativo al principio nulla poena sine lege, il combinato effetto delle pronunce amministrative e giurisdizionali che hanno portato all'abbattimento di "Punta Perotti". La Corte ritiene arbitraria la sanzione dell'abbattimento poiché adottata sulla base di una normativa poco chiara, che non rispettava i requisiti di conoscibilità e prevedibilità. La Corte constata anche la violazione dell'art. 1 Prot. n. 1 CEDU, relativo alla protezione della proprietà, sotto il profilo della mancata proporzionalità della misura prescelta.